La Psicoterapia con la Procedura Immaginativa (P.I.) è un metodo ad orientamento psicodinamico, che trae origine storica dal Rêve-Eveillé di Robert Desoille. Si colloca, attualmente, all’ interno di un quadro di riferimento teorico post-freudiano.
Questa metodologia si basa sull’uso privilegiato, ma non esclusivo, della creatività immaginativa del paziente, sotto diverse forme (Procedura Immaginativa, Disegno, Stimolo Musicale, ecc…).
In quest’ottica terapeutica assume, inoltre, rilevante importanza la Relazione Triadica, dove i soggetti partecipanti sono lo Psicoterapeuta, il Paziente e la Coppia Terapeuta-Paziente, in cui ciò che viene detto ed espresso diventa Oggetto all’interno della relazione e ogni elemento della Triade influenza l’altro. L’operatore si pone in Ascolto dei vissuti che emergono dall’incontro con l’Altro.
Con questa impostazione metodologica il paziente ha la possibilità di far emergere i propri Bisogni Precognitivi (Amare, Essere Amato ed Essere riconosciuto nei propri Valori), per ampliare la conoscenza di Sé e la propria consapevolezza interiore. Si viene a sviluppare un setting analitico allo scopo di garantire uno sviluppo del Sé, non alla ricerca della sofferenza ma per liberare energia positiva, mettendo l’Io in contatto con le risorse positive.